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Italia sotto attacco hacker, rubati dati dai server dei ministeri

Per anni cinesi e russi hanno bucato le difese del ministero degli Esteri e della Rappresentanza italiana all'Ue

Tra il 2013 e fino a giugno 2017 l'Italia avrebbe subito diversi attacchi hacker mirati alla ricerca di informazioni riservate.

I dati trafugati riguardano tutte le più importanti decisioni dell’Unione Europea degli ultimi anni: dalle sanzioni alla Russia, passando per i negoziati per il raddoppio del gasdotto Nord Stream,la questione migranti e la scoperta da parte di ENI di nuovi giacimenti gas metano nel mediterraneo.

Finiti online anche parte dei conti della Farnesina, tra i quali email, rimborsi spese, cifre pagate per consulenze e contratti con aziende private, nomi e cognomi del personale di ambasciate e consolati, con relativi soldi sborsati; il tutto reperibile sotto forma di file excel.

Come al solito gli hacker hanno preso il controllo dei pc del ministero diffondendo un malaware. Il metodo di diffusione è sempre lo stesso: l’invio di una e-mail in cui si invita l’utente (in questo caso ambasciatori e funzionari del Ministero dell’Estero) a cliccare su un link. Appena si apre la nuova pagina, si scarica automaticamente il malware e il computer e l’intera rete viene infettata. Una pratica utilizzata milioni di volte, ma che ogni volta riesce a far danni.

Si richiede pertanto una formazione adeguata a tutti i dipendenti pubblici e privati a partire dall'utilizzo e la conoscenza del servizio di posta elettronica per riconoscere messaggi di phishing e come difendersi dallo spam.

A marzo 2017 è stato varato il piano nazionale di cybersicurezza e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. C'è ancora molto da lavorare, non siamo pronti ad una cyberwar e una serie di report mettono in mostra lo scarso livello delle infrastrutture che dovrebbero proteggere il nostro paese.

Se pensate di essere coinvolti potete utilizzare il servizio secure data per controllare se i propri dati personali sono stati diffusi online dopo i più recenti e grandi attacchi cybernetici.

Ricoradetrvi inoltre di cambiare la password degli account coinvolti

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Fonte La Redazione di Identita Digitale Defender

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